Dieci trend che caratterizzeranno il mercato nel 2014
Jay Kidd, CTO di NetApp, ha elencato i dieci trend che caratterizzeranno il mercato nel 2014.
1. Il cloud ibrido sarà la vision dominante per l’IT aziendale
L’IT continuerà a premere per il passaggio al cloud, ma le resistenze verranno vinte solo nel momento in cui le aziende riconosceranno la necessità di un modello di cloud ibrido per supportare il loro portfolio di applicazioni. I CIO suddivideranno il proprio portfolio tra applicazioni su cui devono mantenere il totale controllo (in cloud privati on-premise) e su cui il controllo può essere parziale (in cloud pubblici enterprise), così come tra carichi di lavoro che sono di natura più transitoria (cloud pubblici hyperscaler) e altri da acquistare sotto forma di SaaS. L’IT agirà da broker per i diversi modelli di cloud. Ciò farà emergere l’esigenza di poter facilmente spostare i dati applicativi tra i cloud e di applicare i medesimi servizi storage in tutti i modelli di cloud.
2. Assisteremo a una dura lotta per la sopravvivenza fra le startup
Il mercato della tecnologia flash crescerà ancora di più perché le principali realtà nel mercato dello storage hanno ormai convalidato tale trend tecnologico. La battaglia tra i competitor mainstream e le offerte all flash di confine sarà vinta da coloro che sapranno assicurare ai clienti il giusto livello di prestazioni, affidabilità e scalabilità per gli specifici bisogni e carichi di lavoro. La
crescita nei mercati internazionali sarà guidata dai player mainstream, i quali vantano una storia
consolidata alle spalle e possono fornire prodotti e supporto in tutto il mondo.
3. Se lavori nell’IT, sei un service provider
Man mano che i CIO abbracceranno un modello in cui il loro compito sarà gestire un portfolio di
servizi cloud, guarderanno all’IT interno come a un’ulteriore servizio. L’IT di proprietà sarà
considerato “private cloud” e le aspettative di reattività alle esigenze del business, di competitività
a livello di costo e di livello di servizio saranno messe a confronto con le opzioni cloud esterne.
4. Software Defined Storage fra hype e realtà: tutto diverrà più chiaro
Con l’affermarsi del paradigma del Software Defined Datacenter, anche il percorso evolutivo delle
componenti infrastrutturali diventerà più chiaro. Si sta radicando un modello in base a cui è il
software a controllare, sulla base di policy, le componenti infrastrutturali tradizionali. Le versioni
virtuali di tali componenti – controller di rete e di storage – diventano sempre più comuni. Le
componenti virtuali più preziose sono quelle che si integrano perfettamente con le reti fisiche e i
sistemi storage esistenti e sono in grado di offrire funzionalità e servizi coerenti con quelli offerti
dai controller fisici tradizionali.
5. Le Storage Virtual Machine abiliteranno la mobilità dei dati e l’agilità applicativa
Proprio come le Virtual Machine consentono di spostare le applicazioni in esecuzione tra server
fisici, le Storage Virtual Machine svincoleranno i dati dallo storage fisico. Questi contenitori logici
di volumi di dati semplificano la migrazione dei carichi di lavoro tra gli storage cluster, oltre ad
abilitare storage cluster ad alta disponibilità in aree metropolitane.
6. OpenStack sopravviverà all’hype guadagnerà consensi al di fuori della ristretta cerchia
di early adopter
OpenStack continuerà a guadagnare terreno nel 2014, diventando l’alternativa open ai prodotti
commerciali per la data center orchestration. Nel momento in cui la distribuzione di OpenStack
diventerà più di ‘prodotto’ che di ‘progetto’, sempre più aziende e service provider lo adotteranno.
OpenStack diverrà la società tecnologica open-source di maggior successo dai tempi di Linux.
7. Le perplessità sulla proprietà dei dati avranno un impatto sul private e public storage
La diffusa adozione del cloud computing e dei servizi di storage ha sfidato le vecchie barriere
geopolitiche. Per le grandi aziende con sedi in molti paesi, ciò comporta una serie di problemi in
materia di leggi sulla divulgazione a cui i loro dati sono soggetti. Le organizzazioni al di fuori degli
Stati Uniti cercheranno opzioni di cloud ibrido che permettano di mantenere il controllo dei dati
sfruttando al contempo i benefici economici alla base del modello cloud.
8. Il 40GbE decollerà nel data center
Il prossimo tassello evolutivo di Ethernet, il40G, inizierà a essere diffusamente adottato nel data
center. Larghezze di banda più elevate consentono di spostare più velocemente e facilmente
grandi volumi di dati, il che favorisce la crescita dei dati stessi.
9. Il fenomeno dei Big Data si evolverà: se oggi consiste sostanzialmente nell’analisi dei
dati che già si posseggono, domani si trasformerà nella capacità di gestire la raccolta di
nuovi dati
Le imprese oggi traggono valore da analisi su dati esistenti, ma inizieranno a raccogliere ulteriori dati a supporto della conoscenza. Si diffonderanno nuovi dispositivi in grado di raccogliere più dati sui comportamenti dei consumatori, sui processi industriali e sui fenomeni naturali. Queste fonti di dati saranno utilizzate dagli attuali tool di analisi per una comprensione più profonda e faranno nascere applicazioni analitiche del tutto nuove.
10. Storage in cluster, infrastruttura convergente, object storage, In-Memory Database continuano la loro crescita nel 2014
Nel 2013 continueranno a crescere vari trend tecnologici. L’adozione dello storage in cluster subirà un’accelerazione. L’infrastruttura convergente diverrà l’elemento più efficace dell’infrastruttura dei datacenter. Crescerà l’adozione dell’object storage grazie all’affermarsi di applicazioni in grado di monetizzare grandi quantità di data objects. Inoltre, si affermerà l’in-memory database, spinto dalla popolarità di SAP Hana.