Cinque trend per potenziare lo storage aziendale
Il data center continua a evolvere dato che nuovi modelli di offerta e tecnologie consentono di migliorare i servizi e ridurre tempo e costi di gestione complessivi dell’IT. Sebbene una serie di recenti innovazioni abbia aumentato prestazioni e affidabilità del data center, le aziende si trovano oggi a gestirne la complessità e, molto spesso, il personale IT passa troppo tempo a garantire il funzionamento dell’infrastruttura piuttosto che focalizzarsi su nuovi servizi a supporto degli obiettivi aziendali.
Quest’anno sarà importante per lo storage aziendale, in particolare per quel che riguarda la tecnologia che supporterà e migliorerà gli attuali approcci IT, nonché i nuovi modelli di offerta in arrivo. Molti di questi trend offrono un’infrastruttura storage più semplice e agile, oltre a migliori prestazioni garantite in ingombri sempre più ridotti.
Le grandi aziende non sono le sole che daranno l’esempio nell’adozione di questi nuovi approcci. Molti di questi trend avranno un grande appeal anche per le PMI. Indipendentemente dalle dimensioni, le aziende vogliono stare al passo con la crescita dei dati – a costi contenuti – con soluzioni che offrono agilità e minore complessità ai loro data center. I cinque trend che si prevede andranno per la maggiore nel 2015 sono:
Un aumento significativo nell’adozione dello storage flash
La capacità dello storage flash di gestire i dati molto più rapidamente rispetto ai dischi tradizionali ha convinto le aziende a valutarne le prestazioni in rapporto ai costi. Saranno infatti molte le imprese che quest’anno guarderanno ai benefici assicurati dai flash drive aziendali. E cercheranno vendor in grado di combinare diverse tipologie di dischi (per esempio SSD write- e read-intensive con HDD tradizionali) per ottenere prestazioni flash ove necessario e ridurre i costi di archiviazione per i dati meno importanti, salvandoli in un unico storage array più economico.
Gli array all-flash hanno generato molto interesse, tuttavia le aziende si stanno dotando sempre più di storage ibrido (lo stanno adottando oltre il 97 percento dei nostri clienti). Questo approccio fornisce vantaggi in termini di prestazioni della tecnologia flash ma ai costi del disco, oltre a effettuare il tiering dinamico, mantenendo i dati secondari sugli HDD e rendendo quelli chiave più rapidamente accessibili sugli SSD
Flash nel server
Il rapporto tra server e storage continuerà a evolvere a mano a mano che le aziende chiedono accessi sempre più rapidi alle applicazioni critiche. Quest’anno adotteranno la tecnologia flash integrata nei server, ponendo lo storage fisicamente più vicino alla capacità di elaborazione.
Una tecnologia come Fluid Cache for SAN assicura, per esempio, prestazioni di caching lato server integrate con un array esterno per beneficiare delle funzionalità di gestione e data protection della SAN. Indipendentemente dalla modalità di implementazione, il risultato finale è la riduzione dei tempi di risposta, specialmente per aziende di settori quali sanità, finanza e retail, per le quali transazioni istantanee sono essenziali per una customer experience di qualità.
SDS: da possibilità a realtà
Il software-defined storage (SDS) ha generato molto interesse nel corso del 2014, e sono numerose le sue definizioni, un po’ come per le varie sfaccettature del “cloud computing”. L’attenzione tuttavia è reale e quest’anno il mercato riuscirà a definirlo in modo più puntuale.
Il SDS continuerà a essere al centro dell’interesse grazie alla flessibilità di implementazione e alla semplicità di gestione e orchestrazione che porta in dote. L’elevata scalabilità e l’approvazione dei leader del settore favoriranno la messa a punto di soluzioni capaci di dare vita a un ambiente IT più semplice, flessibile e agile per i dati digitali in costante crescita che le aziende devono gestire, utilizzare e conservare.
Le piattaforme convergenti semplificano l’IT
La convergenza è parte di un passaggio fondamentale nel mondo in cui è possibile approcciarsi all’IT. I dati continueranno a crescere a tassi più elevati rispetto ai budget IT delle aziende, in particolare con l’impatto dei device portatili e dell’“Internet of Things” sui data center aziendali. Le imprese che vogliono effettuare un refresh infrastrutturale devono prendere in esame piattaforme convergenti che assicurino una semplice integrazione di computing, storage e networking in un’unica offerta.
L’iper-convergenza garantisce un approccio differente
Le piattaforme iper-convergenti che integrano le risorse di calcolo, storage e virtualizzazione saranno sempre più diffuse. Queste soluzioni offrono ai professionisti dell’IT un ottimo mezzo per ridurre la complessità nei propri data center e consentire una scalabilità più semplice a costi minori. Le appliance iper-convergenti sono l’ideale per infrastrutture semplici ed efficienti in particolare per i dipartimenti, le sedi e gli uffici remoti, i workload virtuali e le attività di sviluppo e test.
Poiché il data center è in continuo cambiamento, l’industria dello storage evolve di conseguenza. Aziende grandi e piccole differiscono per molti aspetti – al di là dalla dimensione – in particolare per l’ambiente IT e l’approccio globale all’offerta di un’infrastruttura in grado di supportare e offrire valore aggiunto a tutta l’organizzazione.
I trend storage più recenti – flash, flash lato server, SDS, convergenza e iper-convergenza – miglioreranno sia le infrastrutture attuali che i nuovi approcci. Di conseguenza, i leader IT avranno a disposizione maggiori opzioni per migliorare le prestazioni, gestire al meglio i costi e trovare il modo per dedicare più risorse al raggiungimento degli obiettivi aziendali.