HDD o SSD: quale vincerà la competizione dello storage?
In un’epoca in cui la quantità di dati sta subendo una crescita vertiginosa, Toshiba Electronics Europe GmbH fa il punto sulle soluzioni di storage e traccia i trend per il 2020.
La domanda di storage è in aumento e, secondo le previsioni, nel 2020 e nei prossimi anni non mostrerà segni di rallentamento. A dimostrarlo è la quantità di aziende che preferiscono scegliere soluzioni cloud piuttosto che investire nel mantenimento della propria infrastruttura e le start-up innovative che pongono sempre più al centro del proprio business plan le soluzioni X-as-a-Service. Inoltre, la tipologia di applicazioni, come l’analisi di quantità ingenti di big data e il training degli algoritmi di intelligenza artificiale (AI) su enormi set di dati oltre alla diffusione del 5G, sta contribuendo ulteriormente all’aumento della domanda di capacità di archiviazione. È essenziale quindi che gli operatori delle imprese e dei data center esaminino tutte le possibili opzioni di storage per pianificare gli investimenti ottimali per gli anni a venire.
Secondo le previsioni di IDC, tra il 2018 e il 2025 arriveranno sul mercato oltre 22 ZB di capacità di storage. Si prevede che circa il 26% di tale capacità sarà soddisfatta dalla tecnologia flash; tuttavia, sarà la consolidata tecnologia HDD a contribuire in maniera più determinante, con il 59%.
“L’avvento dell’Industria 4.0, la crescita delle applicazioni di Internet of Things (IoT) e la successiva gestione dei dati generati comporteranno anche un aumento della quantità di dati al secondo memorizzati nella ‘Datasfera’”, ha commentato Rainer W. Kaese, Senior Manager di Toshiba Electronics Europe GmbH. “Per lo storage a breve termine di tali dati la tecnologia SSD rappresenta un vantaggio grazie al proprio form factor ridotto, bassa potenza e bassa latenza e all’alto livello di produttività. Tuttavia, questi vantaggi in genere comportano ancora un costo 8-10 volte superiore rispetto a un equivalente storage HDD e lo storage a lungo termine per l’analisi e l’archiviazione dei dati richiederà una capacità che solo soluzioni di storage economiche, basate su HDD (e tape) possono offrire.”
Secondo le ricerche condotte da Toshiba, le soluzioni composta da numerosi HDD a basso costo in configurazione RAID10 o con un’architettura in parallelo definita dal software registrano performance superiori rispetto a soluzioni di uguale costo con pochi SSD in termini di IOPS (per blocchi di dimensioni superiori a 64k Byte), offrendo al contempo una capacità di storage tre volte superiore. Ciò dimostra che i numerosi spindle paralleli degli HDD in una configurazione multi-drive appropriata possono ancora competere con gli SSD.
Gli HDD sono ormai una “tecnologia matura” a confronto delle memorie flash anche grazie ai molti miglioramenti tecnologici apportati nel tempo. Ad esempio l’esperienza di Toshiba nell’introduzione sul mercato di unità HDD a elio ha visto la capacità di storage per drive aumentare da 14TB nel 2017 a 16TB nel 2019. I vantaggi dell’uso dell’elio consistono nella possibilità di realizzare piatti più sottili, così che nel futuro si arriverà, probabilmente, a vedere fino a 10 piatti integrati in un singolo drive da oltre 20TB, e nella riduzione del consumo di energia (oggi gli HDD a elio più efficienti e ad alta capacità richiedono circa il 28% in meno di energia rispetto ai loro predecessori).
Le soluzioni di “sorveglianza intelligente” sono un altro campo di forte crescita per lo storage, ma anche un’altra applicazione che risente dell’impatto delle tecnologie AI. In questo caso i requisiti si discostano notevolmente da quelli che servono per i datacenter tradizionali, in cui i drive devono supportare un intervallo di temperatura da 0°C a 70°C, fornendo al contempo eccellenti valori MTTF e periodi di garanzia affidabili. I nuovi sistemi di videocamere che offrono flussi video a risoluzione più elevata generano ancora più dati di prima. Ma la tecnologia delle unità deve anche garantire che questi dati possano essere scritti senza far perdere i fotogrammi, fornendo al contempo l’accesso a tali dati per l’analisi da parte dell’IA e di altre applicazioni di grandi dimensioni.
Al di fuori dell’ambito dei data center aziendali e dello storage di sorveglianza, anche i privati e le piccole e medie imprese (PMI) devono far fronte all’aumento della quantità di dati con cui avere a che fare. Si va da foto e video, a dati aziendali e file di progettazione per progetti complessi. Serie di HDD come la N300 di Toshiba offrono fino a 16TB (helium-filled) di spazio di archiviazione, consentendo alle soluzioni NAS ad alta capacità di funzionare a casa o in ufficio come backup locale o come alternativa alle soluzioni di archiviazione cloud e un livello di privacy migliorato per coloro che non sono disposti a salvare tutti i propri dati personali nel cloud.
Quel che è certo è che la domanda di storage continuerà a crescere rapidamente nei prossimi 5-10 anni. Nonostante i progressi previsti nella tecnologia flash, gli SSD rimarranno un “prodotto di lusso” nonostante il prezzo/TB continuerà a diminuire. Questo perché anche il prezzo/TB degli HDD continuerà a decrescere allo stesso ritmo. Gli HDD continueranno quindi a fornire la maggior parte della capacità di memorizzazione, i loro miglioramenti in termini di consumo energetico ne garantiranno l’attrattiva e, in alcune configurazioni di memorizzazione RAID o definite dal software, rimarranno competitivi o migliori degli SSD in termini di performance e a parità di budget.