No data loss
Aruba condivide una serie di utili consigli per mettere in sicurezza i propri dati.
I casi di perdita dei dati sono più frequenti di quanto si possa credere; basti pensare che un sondaggio a livello globale condotto da Ontrack Data Recovery nel 2018 ha fatto emergere che, su circa 350 clienti coinvolti in data loss, il 33% degli intervistati non stava utilizzando alcun sistema di backup quando si è verificata la perdita dei dati.
Garantire la protezione del dato oggi è ancora più necessario: come ormai è noto, secondo il GDPR – art. 5, comma 1, par. f – è infatti necessario assicurare al cliente l’accesso ai dati – qualora ne faccia richiesta – e adottare sistemi per memorizzare i dati in modo sicuro, evitando che possano essere cancellati accidentalmente. Se si è consapevoli dell’importanza dei propri dati, l’utilizzo di soluzioni di backup dovrebbe essere una consuetudine.
Per questa ragione Aruba ha deciso di dare dei validi consigli per chi vuole salvaguardare i propri dati o quelli dei propri clienti.
1. Fidarsi del cloud: la scalabilità del cloud offre soluzioni rapide per trasferire e salvare i propri contenuti su un’infrastruttura remota. Tra i vantaggi, la facilità di consultare i file e modificarli da qualunque parte del mondo, in qualunque momento, senza limitazioni di compatibilità con software o sistemi operativi.
2. Fare backup costanti: esistono software in grado di eseguire backup regolarmente, in maniera automatica, su base oraria, giornaliera, settimanale o mensile – a scelta – riducendo quindi al minimo l’effort e minimizzando l’uso della banda per non interferire con le altre operazioni quotidiane. Il suggerimento è, quindi, di impostare backup costanti ed eseguire test di ripristino a cadenza regolare, in modo da prevenire eventuali perdite di dati.
3. Considerare soluzioni di Disaster Recovery: Backup e Disaster Recovery sono due facce della stessa medaglia, il primo mira a salvaguardare il dato in maniera granulare con la possibilità di ripristinare il dato risalendo ad un momento specifico indietro nel tempo, il secondo permette invece di ripristinare un servizio, nella sua interezza, a seguito di un evento disastroso che può aver portato anche alla perdita effettiva del sito di erogazione del servizio; il cui ripristino avviene secondo precisi Piani di Disaster Recovery (DRP). La strategia più corretta per tutelare qualsiasi azienda è di porre attenzione e implementare entrambe le soluzioni: sempre più business sono consapevoli di questo tipo di prevenzione.
4. Scegliere un provider di fiducia: la scelta madre, in quanto i dati non finiscono in un buco nero, ma vengono conservati all’interno di data center, luoghi fisici che possiedono una ben precisa collocazione geografica, certificazioni e parametri di sicurezza ideati e applicati ad hoc. Al loro interno le informazioni sono duplicate e ridondate e i server sono operativi 24 ore su 24. All’interno della propria strategia di business, l’IT – che cresce d’importanza come elemento strategico – pone sempre più attenzione sulla scelta del fornitore dell’infrastruttura tecnologica per sapere dove siano esattamente conservati i propri dati, in quali data center siano salvati e con quali requisiti di qualità e sicurezza. Molti, ancora, si accertano personalmente che il fornitore eroghi servizi certificati secondo gli standard di settore, quali ad esempio le ISO 9001 e 27001.
“Rispetto al passato il livello di sensibilizzazione è certamente più alto, pur essendoci ancora aziende che hanno il timore di esternalizzare i propri dati, pensando che mantenerli all’interno sia più sicuro. Giornate come il World Backup Day devono far capire che non è così. – ha commentato Lorenzo Giuntini, Head of Engineering di Aruba – Sappiamo che i dati sono il bene più prezioso di ogni azienda, l’oro dei nostri giorni, e proprio per questo motivo vanno affidati a professionisti e messi in sicurezza. Vogliamo far capire che esistono servizi e soluzioni di alto livello in termini di sicurezza, ad esempio il Cloud, il Backup e il Disaster Recovery e si può scegliere dall’archiviazione del singolo dato o di un progetto, alla protezione di interi processi e dell’infrastruttura. Il consiglio in questo senso è, quindi, di affidarsi ad un team di esperti e specialisti che possiedono il giusto know-how per implementare e suggerire la soluzione ideale per ciascun caso, ma anche di affidarsi a un provider che possa garantire la totale sicurezza del dato stesso, mettendo a disposizione infrastrutture d’avanguardia, certificazioni e garanzie di alto livello.”
I casi di perdita dei dati sono più frequenti di quanto si possa credere; basti pensare che un sondaggio a livello globale condotto da Ontrack Data Recovery nel 2018 ha fatto emergere che, su circa 350 clienti coinvolti in data loss, il 33% degli intervistati non stava utilizzando alcun sistema di backup quando si è verificata la perdita dei dati.
Garantire la protezione del dato oggi è ancora più necessario: come ormai è noto, secondo il GDPR – art. 5, comma 1, par. f – è infatti necessario assicurare al cliente l’accesso ai dati – qualora ne faccia richiesta – e adottare sistemi per memorizzare i dati in modo sicuro, evitando che possano essere cancellati accidentalmente. Se si è consapevoli dell’importanza dei propri dati, l’utilizzo di soluzioni di backup dovrebbe essere una consuetudine.
Per questa ragione Aruba ha deciso di dare dei validi consigli per chi vuole salvaguardare i propri dati o quelli dei propri clienti.
1. Fidarsi del cloud: la scalabilità del cloud offre soluzioni rapide per trasferire e salvare i propri contenuti su un’infrastruttura remota. Tra i vantaggi, la facilità di consultare i file e modificarli da qualunque parte del mondo, in qualunque momento, senza limitazioni di compatibilità con software o sistemi operativi.
2. Fare backup costanti: esistono software in grado di eseguire backup regolarmente, in maniera automatica, su base oraria, giornaliera, settimanale o mensile – a scelta – riducendo quindi al minimo l’effort e minimizzando l’uso della banda per non interferire con le altre operazioni quotidiane. Il suggerimento è, quindi, di impostare backup costanti ed eseguire test di ripristino a cadenza regolare, in modo da prevenire eventuali perdite di dati.
3. Considerare soluzioni di Disaster Recovery: Backup e Disaster Recovery sono due facce della stessa medaglia, il primo mira a salvaguardare il dato in maniera granulare con la possibilità di ripristinare il dato risalendo ad un momento specifico indietro nel tempo, il secondo permette invece di ripristinare un servizio, nella sua interezza, a seguito di un evento disastroso che può aver portato anche alla perdita effettiva del sito di erogazione del servizio; il cui ripristino avviene secondo precisi Piani di Disaster Recovery (DRP). La strategia più corretta per tutelare qualsiasi azienda è di porre attenzione e implementare entrambe le soluzioni: sempre più business sono consapevoli di questo tipo di prevenzione.
4. Scegliere un provider di fiducia: la scelta madre, in quanto i dati non finiscono in un buco nero, ma vengono conservati all’interno di data center, luoghi fisici che possiedono una ben precisa collocazione geografica, certificazioni e parametri di sicurezza ideati e applicati ad hoc. Al loro interno le informazioni sono duplicate e ridondate e i server sono operativi 24 ore su 24. All’interno della propria strategia di business, l’IT – che cresce d’importanza come elemento strategico – pone sempre più attenzione sulla scelta del fornitore dell’infrastruttura tecnologica per sapere dove siano esattamente conservati i propri dati, in quali data center siano salvati e con quali requisiti di qualità e sicurezza. Molti, ancora, si accertano personalmente che il fornitore eroghi servizi certificati secondo gli standard di settore, quali ad esempio le ISO 9001 e 27001.
“Rispetto al passato il livello di sensibilizzazione è certamente più alto, pur essendoci ancora aziende che hanno il timore di esternalizzare i propri dati, pensando che mantenerli all’interno sia più sicuro. Giornate come il World Backup Day devono far capire che non è così. – ha commentato Lorenzo Giuntini, Head of Engineering di Aruba – Sappiamo che i dati sono il bene più prezioso di ogni azienda, l’oro dei nostri giorni, e proprio per questo motivo vanno affidati a professionisti e messi in sicurezza. Vogliamo far capire che esistono servizi e soluzioni di alto livello in termini di sicurezza, ad esempio il Cloud, il Backup e il Disaster Recovery e si può scegliere dall’archiviazione del singolo dato o di un progetto, alla protezione di interi processi e dell’infrastruttura. Il consiglio in questo senso è, quindi, di affidarsi ad un team di esperti e specialisti che possiedono il giusto know-how per implementare e suggerire la soluzione ideale per ciascun caso, ma anche di affidarsi a un provider che possa garantire la totale sicurezza del dato stesso, mettendo a disposizione infrastrutture d’avanguardia, certificazioni e garanzie di alto livello.”