I costi elevati dello storage e le prestazioni sono i maggiori ostacoli alla virtualizzazione delle app aziendali critiche
Un sondaggio rivela che le organizzazioni sono propense a virtualizzare le loro applicazioni mission critical, ma anche che i costi legati allo storage e i problemi di prestazioni nell’I/O rimangono ostacoli significativi al raggiungimento di tale obiettivo. La terza State of Virtualization Survey annuale di DataCore Software svela che SQL Server, Exchange, SharePoint, Oracle e SAP rappresentano le più diffuse applicazioni di primo livello prese in considerazione per il consolidamento. Al tempo stesso, le difficoltà di integrazione legate alle memorie Flash e ai dischi allo stato solido (SSD) sono tra i principali fattori che scoraggiano l’impiego di queste tecnologie veloci con i carichi di lavoro virtualizzati e con i programmi di virtualizzazione dei desktop (VDI) più sensibili ai tempi di latenza.
Tra gli elementi più interessanti emersi dal sondaggio ci sono:
· Il 44 per cento degli intervistati sostiene che i costi sproporzionati dello storage si sono rivelati un “serio ostacolo” o “in qualche modo un ostacolo”, impedendogli di aumentare la virtualizzazione dei carichi di lavoro. Il 42 per cento degli intervistati ha sostenuto la stessa cosa riferendosi al degrado delle prestazioni o all’impossibilità di soddisfare le aspettative prestazionali.
· I budget per lo storage IT hanno subito un leggero rallentamento tra il 2012 e il 2013. Più della metà degli intervistati (il 51 per cento) ha affermato che le spese per lo storage sono rimaste stabili, ma il 20 per cento (rispetto al 14 per cento nel 2012) ha dichiarato che il loro budget è stato ridotto. E mentre nel 2012 il 38 per cento aveva sostenuto di avere speso di più rispetto all’anno precedente, solo il 30 per cento ha sostenuto quest’anno la stessa cosa.
· Lo storage continua a essere la fetta più grande degli investimenti nei progetti di virtualizzazione. Questi riguardano sia i server sia i desktop. Il 52 per cento degli intervistati ha sostenuto che lo storage rappresenta più del 25 per cento del loro budget di virtualizzazione.
· Alle strutture IT lo storage nella cloud pubblica non sembra piacere molto. Otto intervistati su dieci hanno detto di non utilizzare offerte di questo genere, e questo è curioso vista l’attenzione che da qualche tempo viene rivolta alle opzioni di cloud pubblico.
· Nonostante l’incredibile attenzione che il settore rivolge alle tecnologie allo stato solido, un intervistato su due dice di non prevederne l’utilizzo nei progetti di virtualizzazione. Alla domanda su quali tipologie di storage siano presenti nei loro ambienti, quasi sei intervistati su dieci hanno dichiarato di non utilizzare per nulla tecnologie Flash/SSD.