La rivoluzione dello storage per il moderno datacenter
Oggi, le grandi aziende stanno rapidamente adottando una gran varietà di tecnologie “software-defined”, più adatte a rispondere alle mutevoli necessità delle imprese moderne rispetto alle tecnologie IT tradizionali corrispondenti. Non c’è un ambito del datacenter in cui questo approccio sia più necessario rispetto allo storage, da sempre “appesantito” da monolitiche tecnologie proprietarie. Rispetto ai sistemi storage del passato, fortemente integrati ed incentrati sull’hardware, il moderno storage software-defined segue il modello rappresentato dalle architetture cloud – ovvero, software open source che funziona su hardware “commoditizzato” basato su standard – per creare ambenti agili, scalabili e loosely-coupled – per i dati enterprise.
Lo storage software-defined rende virtuale il data store aziendale, consentendogli di restare indipendente da fattori legati ai livelli applicativi e infrastrutturali, quali la scelta di protocolli di accesso e di opzioni di implementazione dell’infrastruttura. In questo modo, questo approccio software-centrico allo storage aiuta le organizzazioni a risolvere una grande varietà di problematiche legate a un moderno data management, compresa la gestione dell’esplosione di dati non strutturati e l’utilizzo di questi dati per ottenere un vantaggio competitivo.
Serve una rivoluzione nello storage per supportare cloud e big data
Il cloud computing ed i big data, due delle tendenze più significative in atto nell’IT moderna, pongono entrambi problematiche significative allo storage tradizionale. Il cloud richiede una piattaforma storage che possa essere facilmente implementata sia in ambienti pubblici che privati, che offra solidità ed affidabilità integrate in ogni tipo di cloud, e che possa facilmente scalare, in alto o in basso, in caso di necessità. I big data, dal canto loro, necessitano di una piattaforma storage dalla capacità eccezionale – fino al livello dei petabyte, ed in qualche caso oltre, che sia in qualche modo conveniente e che possa offrire le prestazioni necessarie per supportare applicazioni caratterizzate da un elevato throughput. Prese individualmente, cloud e big data mettono alla prova i tradizionali ed obsoleti approcci scale-up allo storage. Insieme, ne sembrano decretare la “condanna a morte”.
Anche senza le necessità imposte dal cloud e dai big data, le imprese sono pronte per un’alternativa all’approccio a silo allo storage offerto dai tradizionali sistemi NAS e SAN. Per mantenere la loro agilità e contenere i costi a fronte dell’incredibile aumento dei volumi di dati e della moltiplicazione delle loro varietà, le aziende devono semplificare radicalmente la propria gestione delle informazioni. Hanno bisogno di una piattaforma unificata che consenta loro di supportare una grande molteplicità di requisiti storage, facendo uso di tecnologie standard e di competenze esistenti.
Con la creazione e la raccolta di dati sempre più decentralizzate, le aziende necessitano di una piattaforma storage in grado di abbattere e collegare tra loro i differenti silo creati dalle tradizionali tecnologie storage proprietarie. Per supportare le moderne applicazioni web, mobile e social, incentrate sui dati, le imprese hanno bisogno di una piattaforma storage capace di fornire un accesso orientato ai servizi ai dati immagazzinati, come oggetti di facile utilizzo da parte di applicazioni fortemente distribuite. Per le applicazioni più tradizionali, ed in generale per una manutenzione semplificata che riguardi tutte le applicazioni, resta però la necessità del supporto ai tradizionali protocolli di file. Allo stesso modo, a fronte di un ambiente di implementazione sempre più frammentato, le aziende richiedono una piattaforma storage in grado di coprire queste opzioni infrastrutturali – compreso fisico, virtuale e cloud – per creare un singolo ambiente unificato per dati persistenti.
Dal punto di vista aziendale, i CIO alla fine richiedono una piattaforma storage che consenta all’impresa di accedere e di sfruttare al meglio tutte le possibilità offerte dai propri dati, permettendo una trasformazione a livello enterprise, una rapida innovazione ed una più forte crescita del business grazie all’utilizzo di tecnologie emergenti quali il mobile, i social ed i big data.
Per ottenere innovazione e crescita a fronte dei moderni scenari infrastrutturali ed applicativi, le aziende necessitano di un nuovo approccio ai dati enterprise, che abbatta i silo, unifichi gli accessi e riduca al minimo la complessità.
Il team storage di Red Hat