Smart video, storage e Intelligenza Artificiale
L’analisi dei dati raccolti dai sistemi di smart video rappresenta un potente mezzo per prendere decisioni aziendali precise ed efficaci. Il ricorso alla tecnologia smart video si sta diffondendo in Europa, favorita anche dal crescente impiego dell’intelligenza artificiale. Secondo i risultati della recente indagine condotta da Western Digital sull’utilizzo dei sistemi di smart video nelle organizzazioni europee, sempre più aziende adotteranno questa tecnologia nei prossimi 12 mesi.
Un quarto delle aziende interpellate, ha in programma di adottare questa tecnologia nei prossimi 12 mesi, percentuale che in Italia sale al 27%, fotografando un interesse maggiore rispetto al resto d’Europa, e l’intenzione di destinare importanti investimenti (per il 43% fino a 100.000 Euro) nelle nuove tecnologie.
Non sorprende che l’interesse verso sistemi di smart video che ricorrono all’intelligenza artificiale e le loro nuove possibili applicazioni sia cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni e abbia determinato un’esplosione di dati nelle aziende. Alla domanda su come il maggior ricorso all’IA abbia cambiato le funzionalità dei sistemi di smart video, le aziende italiane intervistate hanno citato la scalabilità delle operazioni (39%), la maggior efficienza del sistema (38%), la personalizzazione della videosorveglianza (38%) e la capacità di analisi (34%). Per tenere il passo con la rapida evoluzione di videocamere, impiego di intelligenza artificiale e innovazioni nell’archiviazione dei dati, le aziende devono adattare e scalare i loro sistemi di archiviazione, a seconda del campo di applicazione.
“Oggi le videocamere non solo hanno la capacità di registrare video in 4K e fornire più flussi video, ma supportano anche l’analisi dei dati in tempo reale grazie alle tecniche di AI integrate nel dispositivo. Esse forniscono sempre più spesso dati ricchi di contenuti multimediali, dettagliati e nitidi, registrati a un minimo di 24 fotogrammi al secondo (fps), raddoppiando o addirittura triplicando la capacità di archiviazione richiesta dalle organizzazioni“, afferma Giorgio Ippoliti, technologist, field applications engineering sales EMEA di Western Digital
A livello di architettura edge, adottata dalla maggior parte delle aziende europee (50%), l’AI e la disponibilità dei video 4K sta spingendo la domanda di soluzioni di storage ad alta capacità, alte prestazioni e alta resistenza per archiviare quantità sempre maggiori di dati e consentire registrazioni lunghe e consecutive. In particolare, la sicurezza è il campo di applicazione più importante per le aziende europee coinvolte nell’indagine.
Le moderne videocamere funzionano 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno per prevenire i furti (34% , 41% in Italia), indagare sugli incidenti (33%, 37% in Italia) e monitorare la salute e la sicurezza dei dipendenti (32%, 38% in Italia). Ma l’interesse principale nel nostro Paese sembra essere legato alla riduzione dei costi operativi, grazie all’impiego di sistemi moderni e nuove tecnologie che consentono una maggiore efficienza. Negli ultimi anni, tuttavia, sono aumentate anche le applicazioni a livello di edge, che consentono ad esempio avvisi in tempo reale (23%, 28% in Italia) e mappatura termica (22%, 28% in Italia) e che permettono ai clienti di ottimizzare la propria attività. Nella vendita al dettaglio, ad esempio, le videocamere intelligenti possono aiutare in molti modi, dal layout del negozio al miglioramento dell’esperienza del cliente grazie al rilevamento dei movimenti all’interno del punto vendita.
Grazie agli insight che è possibile ottenere dall’impiego dell’intelligenza artificiale, i negozi possono contare e registrare con precisione il numero di persone che entrano o escono dai locali per pianificare meglio la loro attività e ottimizzare le esposizioni. Questi esempi dimostrano che i dati a livello di edge stanno diventando ancora più critici per l’azienda e richiedono longevità e affidabilità, spingendo le aziende europee ad eseguire con più frequenza il backup dei dati delle videocamere in caso di improvvisa perdita di disponibilità della rete. Per questo preferiscono una soluzione di archiviazione locale come un data center centrale (48%, 53% in Italia) rispetto al cloud.
I flussi di dati di alta qualità richiedono uno storage progettato con funzionalità avanzate per migliorare lo streaming ATA, ridurre la perdita di frame e migliorare la riproduzione video complessiva. Per supportare i carichi di lavoro AI e consentire ai clienti di sfruttare la potenza delle applicazioni di deep learning, i data center e il cloud necessitano di uno storage specializzato e robusto che offra capacità e prestazioni elevate.
Giorgio Ippoliti conclude: “Ogni organizzazione ha esigenze di archiviazione diverse, a seconda del tipo di applicazione dei sistemi di video smart. Ciò che tutte hanno in comune, tuttavia, è la necessità di soddisfare le nuove esigenze di capacità e scalabilità dei loro sistemi anche in futuro. Non sorprende che la maggior parte delle organizzazioni intervistate (52%) scelga sempre più spesso una capacità di archiviazione elevata, compresa tra 13 e 22 TB. In questo modo, possono attrezzare i loro sistemi per le future esigenze di dati e ottimizzare le loro attività per affrontare le sfide e le opportunità dell’IA”.
Metodologia
L’indagine ha coinvolto, tramite interviste realizzate da Censuswide tra il 16.10.2023 e il 31.10.2023, i senior decision maker di 1.362 aziende (con dimensioni aziendali fino a 500 dipendenti) di Regno Unito, Paesi Bassi, Germania, Francia e Spagna e Italia, in cui sono state interpellate 225 aziende. I settori industriali coinvolti sono stati: AI, Automotive, Istruzione, Finanza, HPC, Produzione, Medicale, Retail, Sorveglianza, system integrator e Web Hosting. Censuswide rispetta e impiega membri della Market Research Society, basata sui principi ESOMAR.